La NEC: cos’è?
La Nutrizione Enterale Chetogena (NEC) è un trattamento medico di supporto alla cura dell’obesità sviluppata dal Prof. Gianfranco Cappello, chirurgo dirigente del Servizio di “Nutrizione Clinica” dell’Ospedale Umberto I di Roma, con esperienza trentennale nella nutrizione enterale.
La NEC è semplice da attuare: bisogna inserire un sondino nasogastrico (Fig.1) per 10-15 giorni ed attraverso questo somministrare, con l’ausilio di una pompa (Fig. 2), una soluzione composta SOLO DA PROTEINE 24/24h e per tutta la durata del ciclo.
In questo modo nel sangue si formano i corpi chetonici che producono una condizione di “acetonemia” per cui l’individuo non avverte il senso di fame e comincia ad attingere alle riserve di grasso accumulate.
Si dimagrisce velocemente perdendo circa l’8-10% del proprio peso corporeo di cui il 95% di MASSA GRASSA.
La terapia NON È IPERPROTEICA perché la quantità di proteine infuse col sondino giornalmente sono le stesse che assumiamo (o dovremmo assumere) normalmente tutti i giorni. La differenza, quindi, non sta nel quantitativo di proteine assimilate ma nella mancanza di tutto il resto (calorie, zuccheri, carboidrati, etc…). Non è come nutrirsi ai pasti con sole proteine, perché la pompa permette la nutrizione costante e regolare nelle 24 ore, cosa impossibile con una semplice dieta proteica.
Fra un ciclo e l’altro devono intercorrere almeno due settimane ma si può scegliere di fare un secondo ciclo anche a distanza di due o tre mesi. Con questa terapia si perde MASSA GRASSA e non MUSCOLI E LIQUIDI. Prima del posizionamento del sondino viene fatto uno studio impedenziometrico per il calcolo della massa grassa. Una nuova valutazione viene eseguita al momento della sua rimozione per verificare la perdita di massa grassa.
La percezione del sondino equivale circa alla sensazione di portare un paio di occhiali e durante il trattamento non può essere assunto cibo ma è concesso bere acqua, thè, caffè e camomilla ma assolutamente non zuccherati (nemmeno con il dolcificante).
È inoltre consigliabile mantenere un’attività fisica moderata come lunghe passeggiate ed evitare pratiche sportive. Non c’è diminuzione dell’attenzione (si può guidare) e si può continuare ad andare a lavoro (a meno che non sia usurante o con un notevole impegno fisico) e continuare normalmente le proprie attività.
La sperimentazione fin qui condotta indica che dei pazienti trattati con NEC circa il 50% ha mantenuto il calo ponderale o ha addirittura continuato a dimagrire, un 25% ha ripreso circa 1 Kg al mese e il
restante 25% ha ripreso tutti i chili.
La terapia serve per dimagrire e non ha potere rieducativo in senso alimentare: terminati i cicli anche se arrivati al normopeso poi sta al paziente MANTENERE IL PESO.
L’impiego della NEC nel trattamento finalizzato alla riduzione del peso corporeo va inteso come una “strategia di potenziamento” che abbrevia i tempi necessari per una riduzione ragionevole, da inserire in un programma di modifica stabile delle abitudini di vita.
Infatti, la NEC non è una panacea e se il paziente, una volta ottenuta una riduzione rapida e significativa del proprio peso corporeo, non modifica lo stile alimentare inevitabilmente lo recupererà.
La NEC è metodica utilizzata anche nella riabilitazione nutrizionale di pazienti affetti da gravi patologie ed è controindicata in soggetti con:
• Intolleranza dimostrata alle proteine del latte (la miscela di aminoacidi è ottenuta dalle proteine del siero di latte);
• Insufficienza renale;
• Disturbi dell’alimentazione, alcolismo, tossicodipendenza, abuso di farmaci;
• Disturbi psichiatrici non adeguatamente compensati.
• In tutti i casi in cui è controindicata la riduzione ponderale con qualsiasi metodo.
Il metodo NEC viene utilizzato presso il nostro centro.